La libera professione in studio rappresenta l’80% della pratica professionale dei fisioterapisti massochinesiterapisti. Un paramedico su due opera in uno studio individuale, poco più di uno su quattro in uno studio di gruppo e il 3% in società. La scelta dell’esercizio autonomo avviene spesso per tre criteri:
Salvo che per alcune discipline specifiche (la chinesiterapia sportiva, l’uroginecologia, la chinesiterapia respiratoria), la fisioterapia come libera professione è di gran lunga quella più diffusa: si curano i pazienti che si presentano in studio. La pratica del fisioterapista autonomo è pertanto una pratica generalista, un aspetto che è uno degli interessi strutturali della professione.
L’attività convenzionata è remunerata dalla Caisse Nationale d’Assurance Maladie che limita, dal Novembre 2017, la libertà di installazione dei fisioterapisti autonomi attraverso l'accesso alle convenzioni. La Francia è stata suddivisa in zone dette “sovra-servite”, “intermedie” e “sotto-servite” nell’ambito di proporre misure di riequilibrio dell’offerta di cure massochinesiterapeutiche fisioterapeutiche sul territorio. Pertanto, per stabilirsi come autonomi in zone sovra-servite, al momento occorre che il progetto di installazione rispetti il principio detto dell’“1 per 1”, ovvero una cessazione di attività definitiva per una nuova apertura.
L’installazione negli altri tipi di zona resta libera, ma occorre considerare che nelle zone meno popolate l’attività sarà sicuramente più ridotta. Le zone più servite sono le regioni PACA, Languedoc-Roussillon, Île-de-France, Bretagne e Nord Pas de Calais. Al contrario, le regioni prevalentemente rurali come Centre, Haute-Normandie, Picardie, Champagne-Ardenne e Franche-Comté registrano pochi operatori.
In caso di libera professione in una zona classificata dall'agence régionale de santé (ARS, agenzia sanitaria regionale) della tua zona di installazione come “molto sotto-servita” o “sotto-servita”, l'adesione al “contrat incitatif masseur-kinésithérapeute” (contratto di incentivazione della massofisioterapia) ti consente di percepire un aiuto forfettario annuale e di beneficiare di una partecipazione da parte dell'Assurance Maladie al pagamento dei contributi di previdenza sociale dovuti nell’ambito degli assegni familiari.
L'attività dei fisioterapisti autonomi sostituti non è soggetta alla zonizzazione. La registrazione non è soggetta ad alcuna restrizione.
Altro punto importante: i dati della CPAM dimostrano che esiste una grande disparità di reddito a seconda del fisioterapista autonomo, che varia da 1 a 7,7 in funzione della posizione, del tipo di clientela e dell’organizzazione dei trattamenti in studio, con il risultato che il 10% dei fisioterapisti dal reddito più elevato guadagna in media 7,7 volte più del 10% dei fisioterapisti dal reddito più basso.
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